Di Francesco Lamendola
Abbiamo, nell’articolo Quando gli archeologi scherzano col fuoco, ricordato come i relitti psichici di persone decedute per morte violenta costituiscano un terribile pericolo per il mondo dei vivi, costituendo una delle vie privilegiate per le quali si verifica l’intrusione delle forze infere il cui scopo è sottrarsi alla dispersione per ‘assorbire’ il mondo dei viventi nel proprio sforzo di materializzazione.
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I campi di battaglia delle due guerre mondiali, letteralmente saturi di queste scorie psichiche altamente negative – cariche dell’angoscia, della sofferenza, dell’odio disperato con i quali centinaia di migliaia di esseri viventi affrontarono l’evento della morte fisica – ne sono l’esempio più clamoroso. Un altro caso, anch’esso già ricordato, è quello de grandi macelli bovini e suini, dove milioni di animali vengono uccisi, spesso con particolare crudeltà, rilasciando sia nelle carni di cui poi ci nutriamo, sia nell’ambiente circostante, energie vibrazionali estremamente distruttive, poiché il terrore e la sofferenza degli animali non sono, qualitativamente, meno intensi e devastanti di quelli degli umani.
FONTE E ARTICOLO COMPLETO:http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=11276