Di Martina Quaresima
Stando a quanto detto dagli stessi artefici italo-palestinesi, “Israele – Il Cancro” è una pellicola incentrata sull’occupazione “nazista israeliana” della Palestina, svelandone i lati peggiori e, in particolar modo, la più grande occupazione che l’essere umano non può reggere: quella della mente. Così, questa viene descritta come un cancro che divora il cervello dell’uomo fino all’ultima briciola; un cancro vero e proprio, con tanto dei vari stadi, ovvero la cancerogenesi, la diffusione del tumore, le cure palliative, le metastasi, l’eutanasia e la fine. Fine che, come immaginata dalla regista, può essere esplicata solamente attraverso le sue parole: «Mi auguro che Israele sprofondi nel nucleo della terra e che quindi l’inferno torni da dove è venuto, all’inferno».
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Un film indubbiamente forte, accompagnato da parole e immagini altrettanto forti, che punta a mostrare senza censure la reale sofferenza di chi ha vissuto queste barbarie. “Israele- Il Cancro” è stato proiettato con tanto di preambolo della Comizzoli e dibattito a seguire nella città di Recanati e, a tale proposito, lo scrittore Umberto Piersanti ha le idee molto chiare, tanto che sostiene presso una radio locale: «Sono contro il sindaco di Recanati e della città. La parola “nazista” viene abusato riferita a Israele ed è un qualcosa di squallido soprattutto dai pacifisti nostrani. Non potevo neanche lontanamente immaginare che questo sentimento fosse ancora vivo nel comune di Recanati anche perché non mi risulta che siano mai state organizzate, in questo territorio, manifestazioni contro l’Isis e, più in generale, contro l’integralismo islamico, di cui l’organizzazione palestinese Hamas ne è una parte più che fondamentale. Nessuna amministrazione seria dovrebbe permettere una manifestazione anti-israeliana».
FONTE E ARTICOLO COMPLETO:http://www.blogdicultura.it/israele-il-cancro-il-documentario-provocatorio-di-samantha-comizzoli-41880.html
Di Pier Francesco Borgia