Migranti: il traffico di persone sui social network
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Se quando pensate al trafficante di essere umani avete in mente uno schiavista intento a raccogliere soldi nei porti del Mediterraneo, ebbene vi sbagliate. Oggi la tratta degli esseri umani e i viaggi della morte gli scafisti li organizzano su internet. Decine sono le pagine Facebook di “reclutamento” in cui è possibile reperire non solo informazioni sulla tratta ma anche numeri personali dei trafficanti e costi della traversata. Oramai anche il crimine organizzato utilizza il web con facilità.
NUMERI DEGLI SCAFISTI – Su Facebook è possibile in pochi clic arrivare su pagine come “Immigrazione dalla Libia all’Italia”, sezione viaggi/tempo libero, “piccole aziende”. Dietro le tastiere si nascondo però i criminali, che non hanno alcuna paura di essere scoperti: i loro numeri di telefono sono messi in bell’evidenza e basta mandare un messaggio su Whatsapp o usare Viber per ricevere informazioni ancora più dettagliate. Anche se alcune si possono tranquillamente leggere: ogni viaggio è segnalato con un post nel quale viene messo in evidenza il porto di partenza e i costi. “
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Ovviamente gli utenti interessati alla traversata tempestano i post di commenti con domande sulla sicurezza del viaggio. Nessun problema: dall’altra parte si risponde con foto che mostrano viaggi che già (forse) sono arrivati a destinazione. Nessun accenno alle stragi in mare, alle centinaia di morti nel Mediterraneo: dopo tutto qui si sta parlando di affari.
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