Di Luca Beatrice
È il tempo l’elemento che determina la natura concettuale dell’opera d’arte. Nella seconda parte del ‘900 vi sono state diverse intuizioni geniali, disarmanti nella loro semplicità, che hanno reso possibile la lettura appunto temporale, dunque dinamica di un lavoro: dalla Lampada annuale di Alighiero Boetti che secondo la leggenda si sarebbe dovuta accendere una volta ogni 365 giorni per 11 secondi appena, ai Date Painting di On Kawara, piccoli quadri in cui l’artista giapponese segnava il qui e ora dell’attimo in cui considerava finita l’opera; dalla grande installazione di land art The Lighting Fields , che Walter De Maria installò nel deserto del New Mexico e che avrebbe rivelato la sua vera essenza solo in presenza di un temporale, agli evanescenti dipinti di Roman Opalka che ha dipinto il tempo in forma di numero per tutta la vita.
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FONTE:http://www.ilgiornale.it/news/hiroshi-sugimoto-conosce-i-segreti-fermare-tempo-1102786.html