
Di Peppe Caridi
Il più grande acceleratore del mondo, Lhc, è pronto ad affrontare una delle pagine più straordinarie della fisica e ha davanti a sé quasi 20 anni di scoperte, eppure è già ora di pensare al suo successore.
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Per questo sono riuniti a Roma fino a domani 450 fisici di tutto il mondo per condividere e confrontare idee, dati e conoscenze. Non c’è da stupirsi, ha osservato il presidente dell’Istituto nazionale di Fisica Nucleare (Infn), Fernando Ferroni: anche quando al Cern aveva cominciato a funzionare il predecessore dell’Lhc, il Lep (Large Electron Positron) già si gettavano le basi per realizzare quello che 15 anni dopo sarebbe diventato il più grande acceleratore del mondo. “Oggi stiamo pensando a quello che potremmo fare quando Lhc avrà finito la sua vita scientifica, fra il 2035 e il 2037“.
