Di Salvatore Santoru
In questi giorni ha fatto il giro del mondo la storia di Mohamed Islam, il 17enne che aveva sostenuto al New York Magazine di essere riuscito a guadagnare milioni di dollari giocando in borsa durante le ore di mensa scolastica.
Tale storia, di cui lo stesso autore ha rivelato essere tutta una bufala , è stata inizialmente e acriticamente ripresa dai maggiori media mainstream mondiali.
Addirittura il New York magazine l’aveva inserita nell’edizione speciale annuale sulle «Ragioni per amare New York, nonostante a ben vedere la storia risultasse già poco credibile di per sé.
Lo studente della Stuyvesant High School di Manhattan aveva raccontato di aver iniziato a giocare e guadagnare con i titoli in Borsa a nove anni, facendo milioni di dollari con i futures sull’oro e sul greggio, e grazie a ciò di essersi comprato una grossa Bmw ( nonostante non abbia l’età per guidare ), di spendere 400 dollari in caviale nei ristoranti più lussuosi della città, e così via.
Ovviamente era tutto inventato di sana pianta, ma molti di coloro che si ritengono giornalisti “professionisti” hanno deciso di pubblicare tutto senza nessuna verifica, pur di vendere gossip, e tale vicenda dimostra come non mai quant’è caduto il livello del giornalismo italiano e mondiale, diposto a tutto pur di dare spettacolo.
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