Guardando la progressione del suo valore nel solo mese di marzo non è difficile comprendere come mai la parola “Bitcoin” stia diventando familiare e stia attirando l’attenzione di investitori e stampa, ma anche degli organismi preposti al controllo. Si, perché se il primo di marzo il valore di un Bitcoin era pari a 25 euro, ecco che alla chiusura del mese questo si è praticamente triplicato, raggiungendo ad oggi quasi la soglia dei 70 euro.
E se in Canada stiamo assistendo alla prima vendita di una casa con corrispettivo in Bitcoin, con Taylor More che ha messo in vendita il suo appartamento per 405,000 dollari canadesi (306,000 euro circa) oppure l’equivalente in Bitcoin, se qualcuno già converte una parte del suo stipendio nella moneta digitale, se si parla della possibile apertura a Cipro di un bancomat Bitcoin-euro da parte dell’eccentrico Jeff Berwick, e se il Dipartimento del Tesoro americano ha iniziato a tenere sotto controllo le transazioni in Bitcoin, ci sarà pure un motivo.