
Scettica, invece, la visione dell’Adusbef. “Non vediamo tutta questa ripresa – dice il presidente Elio Lannutti – e non ci sono segnali nemmeno nei consumi di Natale. Purtroppo la crisi è ancora lunga e difficile”.
Stando all’indagine del Codacons, la spesa procapite prevista per le feste di dicembre salirà a una media di 168 euro e complessivamente gli italiani spenderanno poco più di 10 miliardi, 250 milioni di euro in più rispetto allo scorso anno. Non tutti i settori però saranno interessati dalla ripresa dei consumi. Se giocattoli e alimentari saranno i padroni delle prossime festività, soffriranno ancora l’abbigliamento e la casa.
“Le famiglie sono ancora orientate alla prudenza nella spesa ma, a differenza degli scorsi anni, si registra un generale ottimismo che porrà finalmente fine alla rigida austerity che aveva caratterizzato le feste di Natale degli ultimi 8 anni, fatte di tagli e di rinunce anche nel settore alimentare”, sottolinea il presidente Carlo Rienzi. “Non ci sarà alcuna corsa all’acquisto né impennata delle vendite, ma il lieve incremento dei consumi cui sembrano orientati i consumatori è un segnale molto importante per la ripresa del Paese”, aggiunge.
Anche sul fronte dei prezzi dei prodotti tipici delle festività natalizie, si registra una lieve ripresa: costerà un po’ di più mangiare un panettone o un pandoro di marca, mentre si spenderà il 2,8% in più per acquistare un albero di Natale sintetico contro il +2,2% dell’albero vero.