Di Noureddine Krichene
asiatimes.com
Per Ron Paul, il denaro è un bene reale, come lo è una macchina, prodotta a un prezzo reale in termini di lavoro e di capitale, e viene scambiato con altri beni reali. Un pezzo di carta ha un prezzo pari quasi a zero in termini di lavoro e di capitale. Non potrà mai diventare denaro. Lo diventa coercitivamente. Lo Stato ha escluso l’oro, che non può stampare, a favore della carta, che invece può stampare illimitatamente. Quindi non c’e’ limite alle sue spese e al suo dispotismo.

Tra i vari scritti di Paul c’è un ottimo libro “End the FED”(2009) in cui sostiene che è assolutamente necessario porre fine alla Federal Reserve. Secondo Paul la Fed è responsabile della destabilizzazione dell’economica statunitense e di aver causato innumerevoli disastri da quando è stata creata.

Gli Stati Uniti avevano davvero bisogno di una banca centrale? Per Ron Paul la risposta è decisamente no. L’economia statunitense era in notevole e rapido sviluppo prima del 1913, con le nuove scoperte nel campo di comunicazioni, automobile, radio, fotografia, aeronautica, macchinari pesanti, ecc. e questo senza una banca centrale.
Una banca centrale sarebbe stata come una quinta ruota aggiunta a un carro. Il Tesoro americano aveva già emesso banconote al posto dell’oro prima del 1913 e quindi non c’era alcuno bisogno di una banca centrale per agevolare la circolazione del denaro. Furono dei gruppi finanziari animati da particolari interessi a fare pressione sul governo per costituire la Fed per ottenere sovvenzioni; facendola passare per una necessità per l’economia americana, ottennero questo regalo velenoso.

Allo stesso modo, il prezzo delle azioni non avrebbe mai potuto aumentare del 25% l’anno, come accadde negli anni 2009-2011, senza le iniezioni di denaro da parte della Fed.
I prezzi speculativi sono stati continuamente pompati dalla Fed, mettendo a disposizione degli speculatori un’incredibile ricchezza reale gratuita. La Fed ha reso il mercato azionario un casinò: non più uno strumento di investimenti.

Tuttavia, invece di abolire la Fed, i politici, nel 1934, confiscarono tutto l’oro dei cittadini, aumentando così il potere della stessa Fed e il dispotismo governativo.
Ron Paul considerò “la creazione della Fed il più tragico errore mai commesso dal Congresso degli Stati Uniti. Il giorno che fu approvata con una legge la sua esistenza, moriva la vecchia America e nasceva una nuova era”. Era stata creata una nuova istituzione che avrebbe causato nei decenni a venire un’instabilità economica senza precedenti. Più a lungo ritardiamo una nostra conversione ad una forma di denaro più solido e all’abolizione del sistema bancario centrale, più a lungo dureranno le nostre crisi economiche, e maggiormente si estenderà il potere del governo centrale a scapito delle nostre libertà. La nostra ricchezza si sta esaurendo, la nostra produttività diminuisce e si erodono sempre più i nostri diritti e le nostre libertà.
“Abbiamo vissuto quasi un secolo guardando ripetersi questo modello, avremo pure imparato qualcosa! Se il potere di emettere denaro è nelle mani del governo e dei cartelli bancari, questo potere loro lo useranno quando vorranno, invece di fare al momento giusto la cosa giusta.
Ron Paul ha dichiarato che “la Fed dovrebbe essere abolita perché è un’istituzione immorale, incostituzionale, poco pratica e che rappresenta interessi particolari; un’istituzione che promuove un’economia malata e mina le libertà individuali. La sua natura distruttiva la rende uno strumento di governo dittatoriale. Dalla Fed non è mai venuto niente di buono. Diluire il valore del dollaro e aumentare la sua offerta è un circolo vizioso, una tassa malefica che grava sui meno abbienti e sulla classe media. E’ stata la politica monetaria della Fed che ci ha condotto al punto in cui oggi siamo. Ci sono prove a non finire che la colpa è proprio della Fed, e quindi andrebbe eliminata.”
Ron Paul ritiene che tutte le operazioni della Fed si basano su un principio immorale. Il trasferimento di ricchezza è limitato quando le tasse e i prestiti sono gli unici strumenti che i politici possono utilizzare. La collusione tra politici e truffatori nella Fed è basata su immoralità, frode e inganno. La moralità del denaro è legata alla moralità della politica. Il sistema è moralmente corrotto. Pochi si rendono conto e denunciano questo scandalo di una ridistribuzione della ricchezza indotta da un governo centrale.
La povertà si sta diffondendo e il caos monetario non è mai stato così pervasivo. E’ in corso un vero e proprio saccheggio: nuovo debito si accumula in cima a una montagna di vecchio debito già intossicato da tassi di interesse prossimi allo zero. I vertici della Fed credono che il loro mandato sia quello di realizzare massima occupazione e prosperità economica. Non era questo il mandato pensato nel Fed Act del 1913; e non per omissione, ma semplicemente perché negli Stati Uniti, prima del 1929, non c’era mai stata una disoccupazione di massa.

L’ironia vuole che sia proprio la Fed a causare una disoccupazione di massa di natura strutturale, mentre è convinta di poter lei stessa ristabilire la piena occupazione. Non esiste illusione più grande di questa. La Fed è un intralcio all’occupazione. Se verrà eliminata, l’occupazione sarà naturalmente ripristinata; intere generazioni hanno dovuto subire, dal 1913, questo regime anti-costituzionale che ha abrogato i diritti monetari sanciti dalla Costituzione americana. Nessun governo di nessun paese dovrebbe salvare questa o quella banca o società. Un governo giusto non protegge mai un gruppo di interessi particolari, sino essi sindacali, agricoli, industriali o finanziari. E più nello specifico, nessuna banca dovrebbe mai essere “salvata” per il solo fatto che emette debiti “fittizi” che richiedono pagamenti in capitale reale.
Poniamo il caso che una banca ha una riserva di 100 dollari in oro; nel desiderio di guadagnare interessi e commissioni, emette prestiti fittizi per 1,000 dollari in oro. E’ ovvio che 100 dollari in oro non possono pagare un importo fittizio di 1,000 dollari in oro. Ora, il governo non potrebbe mai salvare la banca con 900 dollari in oro. La banca affonda. Con denaro cartaceo il governo stampa 900 dollari e salva la banca. Questa è l’essenza di una banca centrale come istituzione di salvataggio tramite denaro cartaceo. I lavoratori e i meno abbienti invece dovrebbero subire una perdita reale di capitale di 900$ per pagare la banca, o i suoi debitori, per un capitale fittizio che la banca ha emesso con un scarabocchio su un pezzo di carta.
Il messaggio di Ron Paul non è mai stato capito. I politici e gli “esperti” monetari non conoscono neanche i principi fondamentali del denaro. L’ex-presidente della Fed Ben Bernanke sapeva bene cos’era il dollaro; tuttavia è stato capace di affermare che il rapporto tra interessi zero, emissione di banconote e piena occupazione è preciso come la legge di gravità.
Oggi, quest’ ideologia di abolizione della disoccupazione e ripristino della prosperità attraverso l’emissione di trilioni di dollari, spingendo i tassi di interesse verso lo zero, è più forte che mai. Il debito è costretto a livelli di interesse infimi, scollegati da ogni merito creditizio. Ingenti capitali si distruggono e cresce l’agonia della gente.
La Federal Reserve ha tracciato un percorso tra lo Scilla dell’iperinflazione e il Cariddi del collasso del debito, come è avvenuto nel 1933 e nel 2008.
Fonte:http://www.atimes.com/atimes/Global_Economy/GECON-01-300614.html
Traduzione di SKONCERTATA63 per http://www.comedonchisciotte.org/
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=13638&mode=&order=0&thold=0