Di Renato Paone
Gli attacchi di Parigi, l’aereo schiantatosi nel Sinai e le decine di vittime dell’attacco multiplo condotto contro la comunità sciita di Beirut. Tanti, troppi, i nomi delle vittime del terrorismo di matrice islamica. Tra questi si fa largo anche quello di Adel Termos, l’uomo che ha sacrificato la sua vita per placcare uno dei kamikaze responsabili dell’attacco nel distretto della capitale libanese di Burj al-Barajneh di giovedì scorso. Grazie al suo gesto, è riuscito a contenere il numero delle vittime, salvando centinaia di persone.
Termos stava passeggiando con sua figlia, quando sente la prima esplosione causata dall’attacco del primo attentatore suicida. Nella confusione, l’uomo – membro di Hezbollah, partito politico sciita del Libano – nota il secondo attentatore mentre comincia a dirigersi verso il numeroso gruppo di persone che circondano la moschea presa di mira dal primo kamikaze.
Tutti loro hanno condannato l’Isis e la politica del terrore.