Dieci anni dopo gli attentati dell’11 settembre, un’inchiesta per ripercorrere la genesi del mito, le storie degli scettici e la diffusione del dubbio di massa

Loose Change è solo la punta dell’iceberg. Dal 2002 a oggi la rete è stata invasa da decine e decine di documentari sul 9/11, oltre a centinaia tra siti e blog. Una valanga di prove, confutazioni e domande, una teoria di teorie che hanno nutrito un vero e proprio fenomeno di massa. Un segnale presto compreso dal Time Magazine, che nel settembre 2006 scriveva: “Questo non è più un fenomeno marginale. É una realtà politica di massa” (40).
Time Magazine citava un sondaggio (41), secondo cui il 36% degli americani non credeva alla ricostruzione ufficiale degli attacchi. Ma i primi sintomi del dubbio di massa erano già evidenti nel 2004, quando un sondaggio prodotto dall’istituto Zogby mostrava che il 49 percento dei residenti di New York sospettava che il Governo conoscesse a priori i piani degli attentatori e che avesse mancato di agire di proposito.

Alex Jones è un conduttore radio di Austin, Texas, che ha conosciuto il successo internazionale grazie alla rete, dove si trovano centinaia di sue interviste e documentari da lui realizzati o prodotti. Jones, che assomiglia a Charlie Brown, con voce tonante e parlantina supersonica, è diventato un vero e proprio fenomeno mediatico, specialmente con i video delle sue incursioni alle riunioni del gruppo Bilderberg e nella tenuta di Bohemian Grove. Una popolarità che ha saputo accrescere anche con un’abile strategia di marketing. Sul suo sito si possono comprare libri e documentari su qualsiasi cospirazione, ma anche magliette e berretti con il logo “9/11 was an inside job”, fino ai kit di sopravvivenza per l’apocalisse. I documentari prodotti dalla fabbrica di Jones sostengono tutti la stessa teoria di fondo: l’11 settembre è stato un inside job organizzato dalle fratellanze segrete interne alle istituzioni, la cui agenda punta alla costruzione di un New World Order, vale a dire: un governo mondiale sopra le nazioni, una banca centrale mondiale, un esercito mondiale, e la graduale soppressione delle libertà civili tramite provvedimenti d’emergenza come il Patriot Act.
Da dove prendono queste idee apocalittiche Jones e i suoi emuli? Di certo rileggono la storia del secolo scorso avallando le principali cospirazioni, da Pearl Harbour, a Jfk, passando per l’incidente del golfo di Tonkino, il caso Iran-Contra, l’operazione Norhwoods, l’operazione Paperclip… Dai documenti del Project for a New American Century e dai capolavori della distopia, come 1984 di Orwell o Il Mondo Nuovo di Huxley. Ma anche da un fatto più recente e concreto: il progetto Continuity of Government (Cog) (44), sviluppato al tempo di Reagan, proprio da Cheney e Rumsfeld. Questo prevedeva l’istituzione di Governo Ombra con poteri eccezionali in caso di emergenze nazionali come esplosioni atomiche negli Usa, o la morte del presidente. Le specifiche del piano prevedevano la possibilità di intercettare, sorvegliare e arrestare arbitrariamente i cittadini Usa, attraverso l’imposizione della legge marziale. II 1 marzo 2002 sia Washington Post che Bbc (45) davano la notizia dell’attuazione del Continuity of Government, con alla guida proprio Dick Cheney.
(Lunedì la settima puntata)
Note:
40. “This is not a fringe phenomenon. It is a mainstream political reality”.
http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,1531304,00.html
41. http://en.wikipedia.org/wiki/9/11_opinion_polls
42. “A Hidden Story Behind Sept. 11? One Man’s Ad Campaign Says So”.
http://www.nytimes.com/2004/11/08/nyregion/08ads.html?_r=2
43. http://www.youtube.com/watch?v=DIC0Kl4TKoU
44. http://www.nytimes.com/2009/07/28/us/politics/28continuity.html?_r=1&em
http://news.bbc.co.uk/2/hi/americas/1848303.stm
http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2007/05/09/AR2007050902719.html
http://www.911docs.net/peter_dale_scott.php
45. WP: Shadow Government is at work in secret, Bbc: Washington sets up Shadow Government.
Da Peace Reporter